Have yourself a merry little Christmas
Olli: Mamma, hai visto le luci per strada, fra poco è Natale!
Sì, lo so, siete contenti?
Bibo: sì, però come fa Babbo Natale a entrare in casa se non abbiamo il caminetto?
Bambini, ho una buona notizia per voi (e anche per me): a Natale andiamo dai nonni che vivono sul mare Adriatico (ndr. i miei genitori), che il caminetto ce l’hanno e quindi Babbo Natale non avrà scuse per non passare a trovarci.
Sento che questo sarà un Natale come si deve. Perché gli ultimi tre, ragazzi, non è io che sia stato proprio il Natale dei miei sogni. Correggo…c’eravate voi quindi le brave mamme direbbero che i natali con i bambini sono belli comunque. Le brave mamme realiste, invece, dicono che sono belli ma anche un grande sbattimento e la vostra mamma fa parte di questa categoria. Tra una che frignava al momento dell’apertura de regali, un altro che staccava le palline dall’albero della zia come fossero mele, e poi cambia il pannolino a quello che ha fatto la cacca proprio quando i calici si alzavano per il brindisi, e scalda il latte, lava i biberon, no, decisamente non è questo il Natale pigro, rilassato e spensierato a cui ero abituata. E poi diciamolo, ai bambini sotto i 3 anni del Natale non importa un fico secco. Imparano canzoncine natalize che le maestre gli hanno forzosamente infilato in testa e che loro riproducono il giorno della festa di natale come scimmiette ammaestrate, con gli occhi persi che cercano la mamma. Quest’anno invece, sento che siamo a una svolta: forse non sarà ancora il Natale perfetto ma sento che ci stiamo avvicinando all’idea. Voi siete più consapevoli di quello che vi accade intorno, del concetto di spazio e di tempo e di come vi ponete all’interno dell’uno e dell’altro. Vivete l’attesa, mostrate una curiosità che l’anno scorso non vi apparteneva. Notate le luci per strade che fino a ieri non c’erano. La mattina siete impazienti di scendere le scale del palazzo per vedere se la portinaia ha finalmente addobbato l’albero. Il nostro lo avete trovato già bello e pronto al ritorno da scuola perché, bambini, vabbè che quest’anno siete più maturi e padroni delle vostre azioni, ma non mi sembrava ancora arrivato il momento di addobbare l’albero insieme. L’anno prossimo, chissà. Mettiamola così, dei folletti sono entrati dalla finestra e hanno trasportato e assemblato albero, palline colorate e luci per farvi una sorpresa al ritorno da scuola.
Quest’anno vi vedo partecipi, trepidanti e io assorbo il vostro entusiasmo e faccio la mia parte. In casa echeggia già la playlist natalizia che ho messo insieme su Spotify, che mi accompagnerà da qui al 7 gennaio con classiconi come Have yourself a merry little Christmas cantato dalla voce vellutata di Ella Fitzgerald. Infarcirò la leggenda di Babbo Natale di mille dettagli naïf che vi sorprendano e vi facciano ridere. All’occorrenza utilizzerò Babbo Natale anche come spauracchio per estorcervi promesse e assicurarmi la vostra obbedienza. Verrò ad ascoltarvi cantare al concerto natalizio della scuola e so già che verserò tutte le mie lacrime, vedendovi sul palco sicuri di voi, sorridenti, dritti come fusi. Ma sarà divertente sentirvi ricantare le stesse canzoni ai nonni, che fingeranno massima serietà nell’ascoltarvi, mentre io starò in disparte a sorseggiare indisturbata un bicchiere di franciacorta.
Sento che questo sarà un allegro piccolo Natale.
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