Il pranzo della domenica
Le giornate si fanno più tiepide e noi genitori di bambini incontenibili scalpitiamo per uscire, portare i figli in spazi aperti dove possano scorrazzare liberi e felici. Da qui a fine giugno i week-end saranno rigorosamente dedicati alle gite fuori porta, ai pranzi all’aria aperta, alle fughe dalla metropoli per sentirsi un po’ in vacanza anche solo per qualche ora. Da queste parti è tutto un googleare per scovare trattorie fuori città dove si mangi bene – perché quello è d’obbligo – e dove i bambini possano sentirsi liberi senza mettersi in pericolo né risultare molesti per gli altri. Con la mia amica Silvia di Mumadvisor abbiamo deciso di sperimentare una trattoria appena fuori Milano, di cui avevamo letto qua e là, che si trova in questo micropaese medievale in mezzo alla campagna. Il micropaese si chiama Corneliano Bertario e la trattoria Osteria del Castello.
Attraversando un’antica corte un po’ delabré si accede a una piccola trattoria shabby e accogliente, di quelle di paese, che sembrano conservarsi immutate nel tempo. La gestiscono tre fratelli un po’ hipster un po’ Mod, giovani e appassionati di cucina. La cosa che ti colpisce di questo posto è l’armonia con cui ogni pezzo d’epoca, non necessariamente pregiato, è assemblato con cura con altri pezzi per dare vita a un insieme armonioso. Come l’incantevole pergolato che si apre all’interno della corte, accanto al ristorante, sotto al quale sta una manciata di tavoli e oggetti di recupero messi insieme con una grazia tale da far sembrare quel cortiletto molto chic: una vecchia bottiglia riempita di ranuncoli colorati, tavoli degli anni ’50, sedie una diversa dall’altra e, in fondo, una specie di rimessa piena zeppa di oggetti vecchi, in vendita! Olli, perfettamente a suo agio tra le cianfrusaglie (buon sangue non mente) si è innamorata di una vecchia Bianchina celeste parcheggiata in quel magazzino da almeno 50 anni e si è rifiutata di stare all’aria aperta pur di non abbandonare la sua Bianchina. All’interno della trattoria, in sottofondo, canzoni dei Ramones e musica leggera degli anni ’80 che si sentono fino a fuori trasportandoti in un’altra dimensione temporale.
All’Osteria del Castello, che si chiama così perché sta di fronte a un antico castello oggi utilizzato per eventi, si mangiano piatti classici della cucina casalinga italiana, soprattutto piemontese e lombarda: dalla bagnacauda ai testaroli al sugo di finferli, al cotechino vaniglia di Cremona col purè ai pisarei e fasò.
Chi non ha voglia di tornare subito a Milano dopo il pranzo può bivaccare un po’ sotto le piante rampicanti del pergolato, giocare coi dinosauri, bere una grappa oppure dirigersi verso il Parco della preistoria a pochi chilometri dall’osteria.
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