Silverfield: glamping in Maremma
Uno dei regali più belli che io abbia mai ricevuto durante la mia infanzia è stato il caravan di Barbie. Attorno a quel caravan si sviluppavano giochi, dialoghi e avventure che duravano ore. Con la fantasia mi riducevo in scala e vivevo in quella casa mobile assieme a Barbie e alla sua famiglia, facevo barbecue nei boschi e mi stendevo al sole su una sdraio rosa: l’idea di viaggiare per il mondo sapendo di potermi fermare ovunque e avere sempre lì con me una casa perfettamente autosufficiente mi piaceva da matti. Archiviato, assieme all’infanzia, il caravan di Barbie, è stata archiviata anche l’idea di sperimentare una vacanza in camper che, nonostante fosse un mio grande desiderio, non era per niente nelle corde dei miei genitori. Qualche tempo fa incontro per un caffè la mia amica Cristina, bravissima fotografa, che parlandomi degli ultimi lavori che aveva fatto mi mostra en passant le foto di questi caravan ispirati ai leggendari trailer americani degli anni ’50, rivisitati in chiave contemporanea, con gli interni di design, super accoglienti. Mi racconta che si trovano all’interno di un campeggio a Castiglion della Pescaia, in Toscana, e che sono stati completati da pochi mesi. Alla vista di quelle foto la mia immaginazione inizia a galoppare: mi vedevo già proiettata dentro a uno di quei trailer con marito e bambini, a preparare barbecue in mezzo alla pineta, col cri cri delle cicale in sottofondo, mi figuravo la faccia entusiasta dei miei figli all’idea di passare la notte in mezzo alla natura, ma al riparo della nostra accogliente casa mobile di design. Letteralmente folgorata decido che voglio saperne di più. Vado sul sito di Silverfield – questo il marchio dei caravan – e scopro che si tratta di una sorta di progetto sperimentale che Lorenzo, giovane ingegnere toscano, si è inventato e ha portato a compimento brevettando 4 caravan e provando a farli funzionare con degli ospiti veri, accordandosi con il Camping Resort Punta Ala, un bellissimo campeggio immerso nella macchia mediterranea della Maremma, a pochi metri dalla spiaggia di Punta Ala. All’esterno i Silverfield hanno l’aspetto dei famosi caravan vintage americani ma all’interno sono ultra moderni, con tanto di cucina con fuochi a induzione, bagno (chiuso) con sanitari e piatto doccia (perché dentro c’è una doccia vera) di porcellana, sono equipaggiati con lenzuola, asciugamani, pentole e stoviglie, e hanno in dotazione anche un lettino da campeggio, per chi viaggia con un bambino. Ogni caravan è caratterizzato al suo interno da un colore dominante ed è ispirato a un tema: pop, green, rock, pure. Quindi, più che di camping qui si parla di ‘glamping’, di un campeggio cool.
Da quando ci sono Olli e Bibo mi rendo conto che ogni viaggio, ogni vacanza sono pensati per far vivere loro un’esperienza indimenticabile, che li faccia crescere, che li faccia fantasticare; sono molto più sensibile al fascino della natura selvatica, anzi voglio che loro stiano il più possibile a contatto con essa, familiarizzando con formiche e scarafaggi, imparando a riconoscere una pianta dalla forma delle foglie e dal profumo. E Silverfield era perfetto per lo scopo: una vacanza che aveva il gusto di un’avventura, in un luogo selvatico e incontaminato, dormendo dentro a un caravan che appagava anche il mio senso estetico. Un’avventura così, però, ha un altro sapore se condivisa con gli amici. E allora ho chiamato a raccolta quelli dotati di spirito gypsy che ero certa potessero apprezzare un’esperienza del genere: Benedetta, la mia compagna di mille avventure professionali in giro per il mondo, veterana di vacanze spartane tra Formentera e la Grecia, e Silvia che, come me, starebbe sempre in viaggio e ha un approccio coi figli assolutamente rilassato e easy. Entrambe con due figli sotto i 5 anni, coetanei dei miei. In quattro e quattr’otto abbiamo prenotato, per 2 notti, 3 dei 4 caravan a disposizione, fregandocene del fatto che fossero omologati per 2 persone + al massimo un bambino piccolo al seguito. Noi viaggiavamo con 2 figli a testa e avevamo già pianificato di far dormire il più grande nel lettone, tra mamma e papà, e il più piccolo nel lettino da campeggio.
Siamo partiti da Milano nervosetti e tesi, ognuno per motivi suoi, ma ci è bastatato un pranzo alla fattoria Le Mortelle, della famiglia Antinori, a base di verdure e salumi locali, annaffiato da un ottimo rosé, per lasciarci alle spalle le tensioni cittadine, rilassarci e adeguarci al fuso orario maremmano. Un ottimo preludio alla vacanza da novelli campeggiatori.
Prendere possesso dei nostri caravan è stato buffissimo. Io avevo il Green, con gli interni verde salvia. I miei figli hanno svuotato sul letto gli zaini con dentro i loro giochi e sono sgattaiolati a sbirciare cosa si vedeva dai finestrini, poi sono andati a esplorare i caravan dei loro amici. Il pomeriggio del nostro arrivo lo abbiamo trascorso in spiaggia, a passeggiare, chiacchierare e a raccogliere conchiglie. La sera abbiamo cenato nel ristorante del camping, mangiando ottimo pesce e quando i bambini sono crollati ci siamo rifugiati nelle nostre tane color argento.
La mattina alle 8 – orario scelto da noi – venivano in bici a portarci il nostro cestino della colazione, con dentro brioche calde e pane fragrante, succhi e yogurt bio, marmellate e cereali e tutti fuori, in pigiama, tra piante di rosmarino e di lentisco, si decideva cosa fare della giornata.
‘Mamma, voglio andare nel caravan di Giacomo e Sebastiano’.
Ecco, in un posto così capisci che far uscire i tuoi figli da soli sapendo che l’ambiente intorno è sicuro, perché non circolano auto e perché si vive tutti in prossimità gli uni degli altri, è una sensazione impagabile.
Un pomeriggio, dopo un pranzo luculliano a base di carne alla brace alla Merenderia da Paguro, abbiamo portato i bambini al parco avventura che c’è all’interno del campeggio, dove percorsi per tutte le età, e di tutte le difficoltà, si snodano in mezzo al bosco. I bambini hanno affrontato prove di equilibrio, di coordinazione, si sono lanciati con una carrucola sospesa nel vuoto e si sono arrampicati come veri free, anzi tree climber, entusiasti e fieri delle loro doti di arrampicatori.
I pregi di una vacanza in campeggio fuori stagione sono tanti: la temperatura non soffocante come d’estate, l’affluenza minore che ti garantisce maggiore privacy e pace, una indisturbata simbiosi con la natura e i suoi elementi.
Non conoscevo la Maremma non avevo idea di quanto fosse verde e selvatica, di quanto le sue spiagge non avessero nulla a che fare con le spiagge più ‘pettinate’ della Versilia. Non avevo idea neanche di quanto fosse facile adattarsi a un ambiente e a un ritmo così lontani da quelli a noi familiari, vivendo in simbiosi con la natura.
Partire è stato triste, ho realizzato che quando hai con te la tua famiglia, una manciata di buoni amici e pochi metri quadri in cui dormire e farti una doccia, possibilmente col profumo dei pini marittimi che arriva da fuori, non ti serve altro per stare bene.
Il mio commento non può che partire con un grazie a Mariangela ed al suo concept di vacanza che sembra essere il manifesto di quanto abbiamo cercato di trasmettere e costruire con il progetto Silverfield.
Un grazie anche alla “penna” di Mariangela: leggendo il post della sua esperienza con amici e figli, ho ricevuto una bellissima gratificazione personale e professionale. Ho trovato riportati uno dopo l’altro gli aspetti caratteristici di Silverfield, dettagli da noi curati per poter offrire un’esperienza diversa di vacanza che potesse armonizzazione una natura vera tangibile suggestiva come quella Maremmana, con il design ed il comfort di caravan design.
Queso è un arrivederci a presto spero.
Lorenzoh
Vien voglia di partire subito! Anche io ho sempre avuto un’idea romantica del caravan , ma mai sperimentato veramente. Questi caravan “spaziali” sono davvero belli e il posto incantevole. Salvato tra le cose da visitare prossimamente!
Sono felice di averti dato una dritta! 🙂
ciao, sono andata sul sito, ma i caravan sono da 2 persone, sembra. Come si fa ad andare in quattro? Con due bimbi di 3 e 6 anni?
Noi abbiamo fatto dormire la grande (5 anni) nel letto matrimoniale con noi e il piccolo nel lettino da campeggio che si può richiedere