(Kitchen Society – Milano) Ahi settembre…
A settembre ogni cosa è possibile, ogni piccolo o grande progetto realizzabile.
Almeno per me è confortevole credere che sia così. Lo era a vent’anni e lo è adesso, venti anni dopo.
‘Ahi settembre, mi dirai quanti amori porterai, le vendemmie che farò, ahi settembre tornerò’, cantava Alberto Fortis.
A settembre ti può accadere di trovare il fidanzato che sognavi, il nuovo lavoro in cui speravi, iniziare una nuova vita oppure semplicemente una dieta, diventare qualcosa che non sei mai stato. Sportivo, vegano, coraggioso, tollerante, costante.
Puoi credere che incomincerai finalmente a bere i famosi 8 bicchieri d’acqua al giorno, la formula più economica che c’è per avere una pelle perfetta ma che, stranamente, nessuno riesce a far diventare un’abitudine. Più facile comprare una crema Sisley.
Settembre per me vuol dire riappropriarmi felicemente della mia casa e delle mie cose, delle mie abitudini, dei miei piccoli riti e della normalità dopo il lungo intervallo vacanziero. Che poi, anche quest’anno, le vacanze vere le hanno fatte i miei figli, le mie inizieranno il 10 settembre, quando entrambi verranno rispediti all’asilo.
Settembre vuol dire ritrovare la mia città che piano piano si è ripopolata, la mia portinaia che aspetta che scendano Olli e Bibo in ascensore per accoglierli coi biscotti, la mia affettuosa dirimpettaia napoletana cultrice del caffè fatto a regola d’arte, che mi offre a oltranza mentre chiacchieriamo di scuola, capricci dei rispettivi pargoli e di come sia difficile conciliare il lavoro con tutto il resto.
Settembre è l’unico momento dell’anno in cui, udite udite, mi appunto su un’agenda vera (e non sui soliti scontrini e kleenex) una lista pratico-esistenziale di cose che vorrei mettere in pratica nei mesi a seguire.
A partire da oggi 1° settembre, per esempio, voglio essere più organizzata e meno scombinata.
Vorrei imparare a ostentare più sicurezza, diventare come quelle persone che anche quando non fanno niente di speciale riescono a convincerti che stanno facendo qualcosa di straordinario, perché ci credono loro per prime. Più avanti vorrei fiondarmi da H&M a guardare da vicino la collezione Studio, che sul web promette bene ma poi chi lo sa come ti sta addosso? Vorrei anche andare a vedere Boyhood, il film di Richard Linklater che parla di una famiglia normale e delle relazioni tra i genitori e i due figli, dalla loro infanzia all’adolescenza. Al di là della trama, che può non essere niente di originale, quello che mi incuriosisce è che gli attori crescono e invecchiano assieme ai loro personaggi, perché la lavorazione del film è durata 12 anni, nel corso dei quali la vita vera degli attori si è un po’ mescolata alla trama del film. Pare sia un’opera d’arte.
Vorrei imparare a ostentare più sicurezza, diventare come quelle persone che anche quando non fanno niente di speciale riescono a convincerti che stanno facendo qualcosa di straordinario, perché ci credono loro per prime. Più avanti vorrei fiondarmi da H&M a guardare da vicino la collezione Studio, che sul web promette bene ma poi chi lo sa come ti sta addosso? Vorrei anche andare a vedere Boyhood, il film di Richard Linklater che parla di una famiglia normale e delle relazioni tra i genitori e i due figli, dalla loro infanzia all’adolescenza. Al di là della trama, che può non essere niente di originale, quello che mi incuriosisce è che gli attori crescono e invecchiano assieme ai loro personaggi, perché la lavorazione del film è durata 12 anni, nel corso dei quali la vita vera degli attori si è un po’ mescolata alla trama del film. Pare sia un’opera d’arte.
Voglio portare Olli alla mostra di Chagall a Palazzo Reale e osservarla mentre guarda e commenta le opere. Sempre che non decida di stendersi orizzontale sul pavimento di una delle sale, morta di noia, mormorando “andiamo a casaaaaa”, come è successo recentemente alla mostra di Mimmo Rotella.
Solidale con Selvaggia Lucarelli, vorrei imparare l’arte del non rimanerci male quando mando un messaggio su Facebook e il destinatario non mi risponde ma nel frattempo aggiorna il suo profilo.
Porterò Olli per la prima volta dal parrucchiere: dopo la petizione firmata dalle mie amiche smetterò ufficialmente di tagliare io i capelli a mia figlia facendola assomigliare di più all’attuale cancelliere tedesco che a una deliziosa bambina di 3 anni. Bibo è già stato “iniziato” tempo fa, a causa della sua chioma leonina che invocava le forbici di un professionista.
Nella mia lista di buoni propositi ci sono poi almeno 2 posti kids-friendly e 2 parents-friendly che ho intenzione di provare.
Bè, su quest’ultimo punto mi sono già portata avanti e ho scovato un piccolo ristorante sorprendete: Kitchen Society.
Il suo fascinoso chef, Alex, fa una cucina fusion italo-nipponica, mescolando gli ingredienti base del sushi con materie prime e condimenti della cucina tradizionale italiana. Gli abbinamenti sono tanto inaspettati quanto squisiti. Per una cena con le amiche a base di gossip da rientro è il posto perfetto.
Sono pronto e tocca a me, l’aria fresca soffierà, l’armatura non l’avrò, ahi settembre partirò.
E io, settembre, sono pronta!
Mi piacciono un sacco i tuoi propositi. Settembre e' davvero magico . Io per la prima volta non ho il pensiero di dimagrire ma solo uno più grande: ricominciare
Amica, ce la farai anche questa volta!
Ma dove sei stata nascosta fino ad oggi? ;)<br />Ho letto il tuo post e mi sento rincuorata, grazie! Un sacco di punti in comune, che delizia fare la tua conoscenza, che approfondirò di sicuro! A presto<br />Un abbraccio da una mamma che andrà in vacanza il 15…<br />Ciao!<br />Daniela
Sarà un bel settembre, Daniela. Vedrai! 🙂