Cécile: fondatrice di Smallable e mamma di Charles e Nina
Felice e onorata di avere ospite del blog la mom about town per eccellenza, fondatrice dell’e-commerce di moda e design formato famiglia più famoso (e chic) del mondo. Che ci racconta qualcosa di sé e della sua vita parigina con marito e due bambini, Charles (9 anni) e Nina (2 anni). Vi presento Cécile!
Smallable ha praticamente l’età del tuo primogenito. Come sei riuscita a conciliare la tua attività imprenditoriale con la maternità? Hai dovuto fare delle rinunce?
Purtroppo non ho potuto prendere un vero congedo di maternità e fermarmi per 4 mesi (la durata del congedo di maternità in Francia), ma ho la fortuna di potermi organizzare come voglio. Fortunatamente poi il mio ufficio non è lontano da casa, dunque tutto il tempo che risparmio negli spostamenti lo uso per stare con la mia famiglia. Mio marito poi, che lavora con me, mi è di grande aiuto. E abbiamo una tata, che si è occupata di Charles, il nostro primogenito, da quando è nato e ora si occupa anche di Nina: un aiuto prezioso e il privilegio di una continuità che è così rara!
Ho davvero una bella squadra su cui appoggiarmi e poi sono una persona molto organizzata, quindi me la cavo abbastanza bene. Ovviamente devo rinunciare a certe cose, come andare a prendere i bambini a scuola o cenare insieme ogni sera…ma quando sono con i miei figli mi dedico a loro al 100%!
Pensi di essere cambiata in qualcosa da quando sei madre?
Più che di un vero cambiamento si è trattato di un’evoluzione. Avere dei figli mi ha aiutata a capire cos’é veramente importante, come capita a molti genitori. La maternità ha cambiato le mie priorità, ha fatto in modo che non fossi più concentrata solo su me stessa. I figli sono diventati il centro delle mie attenzioni e con loro sono arrivate nuove responsabilità. Ogni genitore vuole il meglio per i propri bambini e questo passa anche per delle scelte di consumo mediatico e alimentare.
Nell’ambito dell’azienda sei una maniaca del controllo oppure deleghi senza problemi? E in famiglia?
Più che una fanatica del controllo, mi piace pilotare, essere ai comandi e fare attenzione a ogni dettaglio. Il controllo in una società è importante, e necessario per non perdere il dna dell’impresa ma quando il business cresce non è più possibile osservare, controllare e poi approvare tutto. Ho imparato a delegare, a fidarmi delle persone con cui lavoro. È un cambio di ruolo, un’evoluzione normale e auspicabile, e va bene, perché è molto più soddisfacente potersi concentrare su progetti diversi e ai quali si può apportare qualcosa di nuovo.
In famiglia mi affido senza problemi alla mitica squadra di cui parlavo prima, a cui nel quotidiano delego una serie di mansioni di cui non posso occuparmi io, proprio come in azienda.
C’è qualcosa in cui pensi che tuo marito sia più bravo di te nell’educazione i vostri figli?
Io e mio marito siamo due persone complementari e fortunatamente siamo d’accordo in materia d’educazione. Ad esempio, nostro figlio Charles non utilizza videogiochi o supporti elettronici come pc o smatphone. Nemmeno nostra figlia Nina potrà utilizzarli, almeno fino ai 3 anni (o anche 5 se ci riusciamo….). Pierre aiuta sempre Charles con i compiti di matematica, mentre io preferisco quelli di francese. E poi Pierre cucina meglio di me…
Ogni tanto ti manca la tua vita prima dell’arrivo dei tuoi figli, quando la figlia eri tu?
Sì, a volte. Mi manca poter uscire dal lavoro e poter prendermi la libertà di fare un aperitivo non previsto. Non avere orari, poter restare a letto tutta la mattina, andare al cinema più spesso, andare in vespa il sabato a Parigi…
Riesci a ricavarti del tempo tutto per te? Cosa fai? Dove vai?
Cerco di fare una lezione di yoga alla settimana. Per rilassarmi, mi offro un trattamento estetico o un massaggio, o qualche ora di shopping da sola. Per staccare da Parigi partiamo in famiglia: le vacanze sono un momento prezioso. Ogni estate andiamo a Formentera con degli amici per tre settimane. Ci divertiamo, ci rilassiamo, è essenziale per ricaricare le batterie.
Quali sono i tuoi posti kids-friendly preferiti a Parigi?
Il Jardin des Plantes, con uno degli zoo più antichi della capitale, nel cuore di Parigi. Le serre sono magnifiche e la Grande Galerie de l’évolution vale assolutamente la pena di essere visitata. Anche la Cité des Sciences ospita sempre delle mostre interessanti, é un museo interattivo e quindi divertente. In estate, ci piace molto passeggiare al Parc de la Villette e mangiare lungo i canali del parco.
Qual è il tuo mantra?
Ho diversi piccoli mantra che ripeto spesso per motivarmi, come questa citazione di Goethe: “Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia” ma anche “Guarda sempre il lato positivo della vita” dei Monty Python.
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