Come cambia la vita sociale con i figli

Con i figli la vita sociale cambia. Tu ce la metti tutta per mantenere una certa continuità e coerenza con la vita di prima, sei convinta che riuscirai a frequentare le persone che frequentavi prima con la stessa identica assiduità e poi ti accorgi che…non ci riesci più. E’ inevitabile: almeno nel week-end ti ritrovi a fare programmi solo con gli amici che hanno figli della stessa età dei tuoi. Perché le esigenze sono simili, ovvio! Perché se hai figli intorno ai 4 anni e hai finalmente ‘scollinato’ non hai voglia di vedere neonati almeno per un po’ e di conseguenza gli amici genitori di neonati finiscono in fondo alla lista delle frequentazioni prioritarie, in attesa che i loro figli abbandonino lo stato di lattanti. Sei però disponibile a vedere genitori di figli alle elementari ma sono loro che non vogliono, anzi non possono, vedere te perché un bambino alle elementari ha un’agenda più fitta di un capo di stato e i genitori vengono relegati al ruolo di segretari, messi lì a smistare tra gli inviti agli eventi più vari, a scegliere tra la gita al parco di sabato alle 10, la merenda con le amiche del cuore alle 4 e la festa di compleanno alle 5, e facendo pure da chauffeur.

Dunque noi genitori di bambini quattrenni o giù di lì il tempo libero formato famiglia lo trascorriamo coi genitori di bambini coetanei dei nostri, a confrontarci davanti a un bicchiere di vino, sui progressi all’asilo, sul programma scolastico, sulle vacanze, mentre i nostri figli giocano insieme. Ecco, lo facciamo anche perché così siamo sicuri che almeno per qualche ora i figli, in compagnia di loro simili, non ciondoleranno annoiati e lamentosi attorno a noi.

Ci si trova in posti accuratamente selezionati in base alle esigenze dei bambini, e che garantiscano a noi adulti la possibilità di perdersi nelle chiacchiere senza che i figli si mettano in guai seri.MUBA Rotonda della Besana

Un indirizzo perfetto per lo scopo è il MUBA, il Museo dei bambini, all’interno della Rotonda della Besana. Se c’è il sole si può approfittare di un parco bellissimo racchiuso tra le mura tardo barocche della Rotonda; nelle giorante di pioggia è il luogo ideale per intrattenere i bambini con giochi e laboratori d’arte intelligenti e creativi, in spazi ampi e ariosi.

Il bistro del MUBA è accogliente, ha un sacco di spazio dove parcheggiare i passeggini e ci si può fermare a pranzare oppure a fare merenda.

La libreria ha una selezione di libri per bambini (anche in inglese) davvero eccellente ed è la più fornita che io conosca. All’ingresso del museo c’è addirittura un angolo adibito al baratto dove i bambini possono lasciare i giochi che non usano più e prendere i giochi lasciati da altri bambini: un esercizio di responsabilità ecosostenibile e di grande civiltà, per insegnare pragmaticamente l’arte del riciclo.

Ho perso le speranze di vedere nel week-end la mia amica Valentina, mamma di una bimba in 3a elementare: l’agenda della piccola non ce lo consente prima del 2017. Ci vedremo a cena, in una serata infrasettimanale. Perché le serate infrasettimanali mi ricordano che ho anche amici con figli più grandi, più piccoli dei miei e pure amici senza figli.MUBA Museo dei Bambini

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