Felicità è…una cargo bike
Ho sempre sospettato di essere stata una scandinava, nella mia vita precedente. Mangiatrice di aringhe e fan del design di Arne Jacobsen e compagni, quando vado in Nord Europa mi sento a casa. Altra cosa che ho in comune con gli scandinavi è il sentirmi a mio agio a muovermi in città in bici invece che in macchina o in motorino. Mi è sempre sembrato naturale, prima che ecologico e pratico.
Quando sono nati i figli ho continuato a farlo, montando un seggiolino davanti al manubrio e uno sul portapacchi. Freddo, caldo, pioggia, vento, estate, inverno, i cambiamenti climatici e le intemperie non mi hanno mai fermata anzi, a volte l’acquazzone tropicale di giugno diventava, per me e i miei bambini, un ostacolo avventuroso da superare: si arrivava a casa zuppi ma ridendo come pazzi.
Solo che i miei figli stanno per compiere 6 e 5 anni e il mio secondogenito inizia ad essere un po’ troppo alto e ingombrante sul seggiolino davanti al manubrio. Sognavo una cargo bike di quelle tanto diffuse in Olanda e Danimarca ma nel mio cortile c’è spazio solo per qualche bicicletta tradizionale. Poi ho visto su un giornale la foto di Antonella, in giro su una bici con 2 bambini seduti sul portapacchi in cima alla ruota posteriore. Faccio un breve excursus: Antonella l’ho conosciuta di persona 2 anni fa quando aprì Fridabike, un laboratorio nel quale montava e poi vendeva cargo bike importante dall’Europa del nord.
Fridabike (Frida è il nome della bambina di Antonella) è un posto super affascinante, nascosto in fondo a un vecchio cortile milanese. In un ambiente super shabby, tra muri scrostati, camere d’aria e copertoni si aggira leggiadra Antonella, che prima di aprire Fridabike faceva la modella e non ti aspetteresti mai che riesca a montare e aggiustare biciclette. E’ l’unico rivenditore di sole cargo bike a Milano e infatti ne ha di ogni tipo, per ogni esigenza. Lei stessa è la prima ambasciatrice del lifestyle ‘cargo’, e la vedi spesso sfrecciare per Milano su una delle sue bici assieme ai suoi bambini…che nel frattempo sono diventati 3, col piccolo Arturo che oggi ha 9 mesi e che lei OVVIAMENTE carica senza problemi su un ovetto agganciato dentro a una cargo bike.
Morale della storia: sono andata a trovarla e ho comprato proprio quella bici che ho visto sul giornale. L’ho scelta verde salvia. Ha davanti una borsa in pvc (in alternativa si può scegliere la cesta) dove posso caricare zaini, palloni e monopattini (ma anche i sacchetti della spesa!) e un sellino lunghissimo dove posso portare anche 3 bambini (ma scordatevi che faccio il terzo figlio).
Concludo rendendovi partecipi della mia gioia: potrò portare i miei figli a scuola almeno fino alle medie…o fino a quando non arriverà il triste momento in cui a scuola vorranno andarci da soli.
Ciao!! anche io sto aspettando con ansia la mia!!!! é bellissima! come ti trovi?
Felice felice felice! E’ pratica, ci vai dappertutto e la sacca davanti è veramente comoda! io ci butto dentro zaini, palloni, monopattini…fammi sapere come ti trovi!!