(Pisacco – Milano) Girls nights out
Sono qui in soggiorno, alle dieci di sera, da sola, e mi godo il SILENZIO, che di questi tempi in questa casa scarseggia, soprattutto durante il giorno. I bambini sono a nanna da due ore e marito è in viaggio di lavoro. Ho tempo per me e per lasciar andare i pensieri. In questo momento mia madre, a 600 Km di distanza sta andando a una festa di carnevale vestita da odalisca mentre mio padre è a Londra per un corso di inglese full immersion. Tralasciando la facile ironia sul fatto che io stia a casa a guardare la TV mentre i miei genitori ultrasessantenni sono in giro per il mondo a fare baldoria, vorrei sottolineare il concetto importante: due persone indipendenti, che stanno insieme da sempre ma che non disdegnano vedere persone e fare cose l’uno senza l’altro.
Una cosa che mi ero ripromessa di non fare mai, una volta nati i bambini, è quella di abbandonare le mie serate di chiacchiere con le amiche che non hanno (ancora) figli. Ho sempre disapprovato quelle donne che vengono risucchiate dalla “moglitudine” e dalla maternità, come se la loro nuova dimensione fosse talmente totalizzante da cancellare qualsiasi altra opzione. O peggio, quelle che dopo che si sposano o hanno figli iniziano a frequentare solo coppie. Con figli.
Io appena mi sono ripresa dalle prime infernali settimane coi nuovi nati, prima con Olli e poi con Bibo, ho ripreso a ricavarmi almeno una serata ogni due settimane con l’amica di turno che mi proponeva una cena o un aperitivo, magari con quelle che sono di passaggio perché non vivono più a Milano ma con cui ho condiviso avventure memorabili. Enne non storce il naso, anzi mi supporta entusiasta anche perché fa la stessa cosa a sua volta. In questo modo possiamo moltiplicare le uscite senza che la copertura-bambini venga meno, prendere ossigeno da quello che c’è fuori e tornare a casa con un sacco di cose da raccontarci e da commentare.
Queste mie serate sono come una seduta psicanalitica: liberatorie. Si affrontano argomenti futili senza paura di risultare decerebrate. Siamo in grado di parlare di una gonna presa in saldo con l’entusiasmo di un manager che descrive un’azienda appena acquista e ristrutturata.
L’altra sera cena last minute con Elena da Pisacco, uno dei miei nuovi posti preferiti.
Lei chiama dicendo che è il suo compleanno, che passava davanti a quel ristorante e miracolosamente c’era un tavolo libero e allora lo aveva preso, per chi dei suoi amici avesse voluto unirsi a lei, di lì a un paio d’ore.
Enne mi fa: per me va benone, a patto che prima di andare scendi un attimo a prendermi una pizza.
Devo dire che "marito" e' ottimo nella contrattazione! Dai che per il mio rientro proviamo qualche locale nuovo a Mi, per aperitivo o altro! Emiratina
sìììì!!!
Quando rientri? così facciamo un trio! pure il mio è bravo, poi è un pò orso e quindi mi spinge fuori così va a dormire presto senza con figlia e nn si sente in dovere di intrattenermi….
Non so ancora! Fra un mesetto mi sa