Ho una figlia fashionista
Pensavo di essermi scampata la fase in cui i bambini iniziano a voler decidere da soli cosa indossare e quando indossarlo, senza possibilità di negoziazione, senza possibilità di trovare insieme un compromesso. Pensavo. E invece eccomi qui, ci sono dentro fino al collo. Da quando la mia primogenita ha imparato a vestirsi da sola – che dio benedica le maestre che glielo hanno insegnato – ha anche deciso che era il momento di cominciare a scegliere da sola cosa mettersi. Per fortuna durante ha settimana il fenomeno è mitigato dal fatto che a scuola deve indossare una divisa. Ma il pomeriggio e ogni santo week-end è tutto un cambiarsi d’abito, un assemblare outfit per essere – come dice lei – ‘flescion’. Forse, quando ero ancora in tempo, avrei dovuto censurare cartoni animati come le Winx e Barbie? Io credo che sarebbe successo comunque. Del resto all’asilo passa il tempo a confrontarsi con le sue compagne su mollette, cerchietti e accessori vari. E’ una gara a chi ha la cosa più luccicante e appariscente.
‘Matilde oggi a scuola aveva le calze con i cuoricini! le compri anche a me?’
Se pure le velleità fashion non fossero partite da lei, avrebbe subìto comunque l’influenza delle bambine che fanno parte del suo quotidiano. Come è normale che sia.
‘Mamma, dov’è finito il vestito a righe bianche e rosa?’
‘Nell’armadio dei vestiti estivi, figlia mia: quell’abito va bene per ferragosto, ora siamo a ottobre!’
‘Mamma, posso mettere le ballerine per andare a scuola?’
‘Olli, fuori diluvia, ti concedo al massimo gli stivali da pioggia di Rapunzel’.
Tutto così. Tutti i giorni c’è una nuova negoziazione.
Comunque a parte le richieste inesaudibili come quelle di cui sopra, tendenzialmente la lascio fare: che metta pure quello che vuole (…tanto ho tolto dai suoi cassetti qualsiasi pezzo a rischio fashion disaster, in sostanza capi di abbigliamento che le hanno regalato e che io ho prontamente occultato per toglierle ogni tentazione). Mi piace che Olli si vesta senza chiedere aiuto (calzamaglie e scarpe con le fibbie comprese) e che questo la faccia sentire grande e consapevole di sé. E poi mi piace guardarla dare vita alle storie che le frullano in testa semplicemente cambiandosi d’abito. Insomma avere una figlia fashionista tutto sommato non mi disturba.
In queste foto Olli volteggia per casa indossando un total look di Gusella che la fa sentire una specie di principessa delle fiabe e che piace pure a me, che indossavo Gusella quando ero piccola come Olli.
Se vi piace lo trovate nella boutique Gusella di via della Spiga 31.
Discussion about this post