i fratelli

“Un soldo per i tuoi pensieri, figliolo”

“Mamma, dov’è Olli?”

“Lo sai dov’è Olli, è andata con papà a trovare la nonna che vive lontano che più lontano non si può. Ma domenica torna e saremo di nuovo tutti e quattro insieme. Nel frattempo sarò tutta per te, non sei contento?”

(….)

Ammetto che questa inattesa reazione del mio secondogenito alla partenza della sorella mi ha lasciata spiazzata. Insomma, era già successo in passato che i miei figli si separassero per qualche giorno ma nessuno dei due aveva minimamente somatizzato il temporaneo cambiamento. Di certo non il mio secondogenito. Questa volta invece, il tempo di realizzare che sua sorella non ci sarebbe stata per un intero week-end e Bibo si è letteralmente spento. Lui, così vitale e allegro, si è messo il dito in bocca come fa quando è stanco o ha il magone, e non l’ha mollato fino a domenica sera. Per la prima volta ha avvertito l’assenza della sorella, il vuoto che, a quanto pare, non ero in grado di colmare nemmeno io che sono il suo…faro nella notte.

E’ evidente che il mio bambino hooligan ha una grande sensibilità…e una sorella di cui non può fare a meno neanche per un week-end. E la cosa mi commuove.

Abbiamo trascorso i giorni dell’assenza cuore a cuore. Per consolarlo l’ho un po’ viziato, gli ho fatto fare le cose che piacciono a lui, tipo andare al tappeto elastico del parco a fare i doppi salti mortali, leggere a ripetizione la storia del tucano buono e di quello prepotente e mangiare gelati alla fragola e cioccolato. Ma dopo ognuna di queste cose strepitose lui in qualche modo sottolineava che senza sua sorella non era la stessa cosa. Perché in fondo ha ragione, senza un fratello non è la stessa cosa. Ci sono gli amici, i cuginetti, i nonni, mamma e papà che possono darti il doppio delle attenzioni che ti darebbero se in casa ci fossero dei concorrenti. Ma tuo fratello è in fondo la compagnia che preferisci. E’ un pezzo di te, il tuo pungiball e la tua coperta di Linus. La persona che, specie quando sei piccolo, semplicemente non ti fa sentire solo mai. E’ il compagno di giochi, un alleato o, all’occorrenza, un avversario. La possibilità di un confronto continuo, un allenamento alla condivisione quotidiana di oggetti e sentimenti. Un fratello è quello che ti dice se hai messo su peso, quando è così. Che ti difende sempre ma che ti dice che hai torto senza girarci attorno.

Non so come sia la vita senza fratelli. So invece com’è la vita con i fratelli e lo stanno scoprendo anche i miei figli. E’ una vita più affollata, dove c’è da mediare, avere pazienza. Dove a volte ti trovi a sgomitare per farti ascoltare. E’ una vita dalla quale ogni tanto hai voglia di scappare per trovare il tuo spazio ma alla quale poi non vedi l’ora di tornare. E’ una vita di scontri e rappacificazioni senza strascichi e cicatrici, di amore viscerale e gelosia cieca. Di complicità che non ha bisogno di grandi manifestazioni. In cui si può essere sé stessi senza essere giudicati, in cui sentirsi accettati e amati nonostante tutto.

“Olli, io ti manco tanto”

“Che fai?”

“Scrivo un biglietto a Olli”

“Allora forse volevi scrivere ‘Olli, mi manchi tanto’.

“sì, mamma. quando torna Olli? mi manca tanto.”