I ghost chef che salvano la vita
Il bello di avere un’ amica appassionata di cucina che si diletta a fare la personal chef e’ che se vuoi invitare delle persone a cena ma non hai il tempo di cucinare, le lanci un SOS e lei arriva a casa tua, fa la spesa, cucina e mette anche in ordine! Tu non devi fare altro che arrivare a casa un attimo prima dell’ora della cena, giusto per avere il tempo di apparecchiare, farti un doccia e darti una sistemata prima che arrivino gli ospiti.
Poi le alternative sono due: o ti metti un grembiule, ti sporchi il naso di farina e fingi di essere stata tu a spignattare le due ore precedenti omettendo di rivelare il tuo torbido segreto (una ghost chef che si e’ volatilizzata prima del loro arrivo) oppure sveli il trucco e presenti la tua amica ai commensali.
Io ho scelto l’opzione due e vi racconto anche tutto dall’inizio.
L’altra sera io e Enne abbiamo deciso di organizzare una cena di saluti pre-vacanze estive, invitando un po’ di amici che, per un motivo o per l’altro, non vedevamo da secoli ma che non avevamo tempo di invitare ad uno ad uno.
Entrambi eravamo oberati di lavoro nonostante fosse fine luglio, per cui non c’era il tempo neanche di cucinare uno spaghetto al pomodoro, tantomeno di fare la spesa. Potevamo andare tutti a cena fuori e tagliare la testa al toro ma io trovo che sia molto più piacevole e intimo invitare gli amici a casa tua e cucinare (o far cucinare) per loro, apparecchiando con cura e servendo vini scelti in base ai piatti.
Non volevamo invitare più di 8 persone, in modo da riuscire a chiacchierare con tutti contemporaneamente senza che si creassero i famigerati “gruppetti”, col rischio che a fine serata le uniche parole che hai scambiato con alcuni sono state “buonasera” e “buonanotte”. Che tristezza….
Abbiamo fatto in modo che gli invitati fossero compatibili tra loro e avessero delle affinità, degli interessi in comune, in modo da evitare che qualcuno si sentisse un alieno. Ad essere sincera io ho
anche macchinato segretamente perché CASUALMENTE nascessero degli amori. Che volete, mi
piace mettere insieme le persone, fare da matchmaker, insomma da cupido, e secondo me ho un
talento per questo (chiedetelo alle coppie di miei amici che si sono incontrati grazie a me!).
Ma torniamo alla mia cena. Decido di chiamare la mia amica Monica, la personal chef di cui sopra, perché venga in mio soccorso inventandosi qualcosa.
Concordiamo il menù, che volevo fosse un po’ a tema, che avesse insomma un filo conduttore. Scegliamo “la Sicilia”, sia perché Monica e’ siciliana e conosco bene la maestria con cui prepara i piatti della sua terra e sia perché e’ una cucina di grande tradizione, sapida, ricca, che e’ difficile che non piaccia.
Il menù prevedeva sedanini con pesto alla trapanese, involtini di pesce spada con zeste di limoni accompagnati da un flan di melanzane e per finire cassatine in trasparenza (un modo alternativo di preparare e servire la cassata: base della cheese cake, ricotta montata con gocce di cioccolata e
granella di pistacchi come guarnizione. Il tutto servito in bicchierini da vodka).
Il risultato e’ stato eccellente sotto tutti i punti di vista: la riuscita dei piatti con seguito di gran complimenti alla chef; la conversazione animata e coinvolgente; lo sbocciare di nuovi amori. Be’…..per quello aspettiamo settembre!
A proposito, serve il numero di Monica?
Troppo brava e troppo buona la mia amica, diciamo che i grandi risultati si raggiungono sempre con il lavoro di squadra!
Care amiche, avete ragione entrambe: da una parte il talento e la passione, dall'altra il lavoro di squadra! certo e' che senza l'esperienza e la direzione di Monica sarebbe stato impossibile preparare tutto in poco piu' di un'ora! Davvero una bella serata, complimenti ad entrambe e … un applauso alla chef!