(Langhe) Il miraggio…del viaggio
Per la prima volta da circa 6 mesi (ovvero da quando Bibo è venuto al mondo) abbiamo messo il naso fuori casa per più di 3 ore e più lontano di 100 Km.
(In realtà un primo tentativo di trasferta con tutti e due i pargoli è stato fatto e per BEN PIU’ di 100 Km. ma il risultato è stato talmente fallimentare che il mio cervello vuole solo rimuoverlo).
Ma Ca’ San Sebastiano no, invece. La sua cortese e paziente proprietaria non solo ci ha accolti senza battere ciglio ma ci è anche venuta incontro con mille gentilezze cercando di soddisfare le molteplici richieste tipiche di famiglie con bambini piccoli.
E io non posso che essere prodiga di elogi verso questo piccolo resort country in mezzo alle colline, nella provincia di Alessandria.
Prima di tutto è accogliente e grazioso, specialmente la corte che fronteggia il corpo centrale e affaccia sui vigneti a perdita d’occhio, disseminata di tavolini e sedie di ferro battuto laccate, dove puoi pranzare o farti un aperitivo al tramonto, ritrovando la pace interiore.
Ma non è finita, perché a Ca’ san Sebastiano c’è anche una piccola spa e due ristoranti, uno dei quali funziona solo la sera ed è molto romantico con le sue volte altissime, le vetrate a tutta parete e i candelabri a illuminare tutto.
Valore aggiunto per i duri e puri come me ed Enne, che si ostinano a viaggiare senza babysitter: il raggio d’azione del baby monitor raggiunge dalla camera da letto anche il ristorante, quindi messi a letto i figli nei loro lettini potevamo finalmente rialzarci dalla posizione carponi assunta per tutta la giornata o quasi e sostituire palloni e pupazzi con calici di rosso, a lume di candela.
Durante la nostra seconda giornata nelle Langhe abbiamo deciso di andare a pranzare in un posto che già conoscevamo perché ci avevamo mangiato altre volte e ci aveva sempre soddisfatto parecchio: L’Osteria del Vignaiolo, a La Morra (CN). Quel posto ci piace sempre, perché offre piatti impeccabili della cucina locale, leggermente rivisitati in chiave creativa.
Questa era la prima volta che arrivavamo lì con tanti bambini piccoli e mio malgrado devo dire che il ristorante non si presta a comitive tipo la nostra. I proprietari però sono stati pazienti e ammirevoli nello sdrammatizzare la baraonda che inevitabilmente avevamo creato, pur con tutti i nostri tentativi di dare meno fastidio possibile.
Il giorno dopo, neanche a farlo apposta, nella mia sezione preferita del Corriere del sabato, Tempi liberi, trovo tutto un servizio sulle Langhe e, tra gli indirizzi suggeriti, c’è proprio l’Osteria del Vignaiolo!
Che Roberto Perrone (o chi per esso) fosse seduto al tavolo di fianco al nostro, il giorno prima?! Se è così, speriamo che non ci abbia odiati…
Discussion about this post