Il mondo è nostro
E non c’è niente di più bello dell’istante che precede il viaggio, l’istante in cui l’orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse.
(Milan Kundera)
Non c’è niente di più bello dell’attesa che sta per finire, degli ultimi preparativi, degli interrogativi da soddisfare, della curiosità che sta per essere appagata. Del piccolo rito di andare in libreria ad acquistare una guida turistica, che nessun download di app potrà mai sostituire. Domani si parte. Per un viaggio speciale: il primo vero viaggio con figli ormai abbastanza consapevoli di quello che li circonda, in grado di manifestare emozioni, di esternare le loro impressioni. La meta è nuova per tutti e quattro e ricca di promesse. Per la prima volta partiremo senza rete di salvataggio, ovvero senza passeggini al seguito. Non ancora senza pannolini, purtroppo, perché non ci siamo ancora definitivamente affrancati da essi. Niente bagagli ingombranti, solo poche cose versatili, come viaggiatori veri. Per me niente trucchi, niente tacchi, la mia Nikon e un paio di All Star (o forse di Ugg…). Per Olli e Bibo abiti strategici e qualche body e magliette della salute in più per gli imprevisti: cacche che rompono gli argini, pipì a letto inattese. Ma tutti gli imprevisti di questo mondo mi sembrano così poca cosa rispetto al piacere di partire per la prima piccola grande avventura in giro per il mondo con Enne e i bambini…
Non sarà tutto un spasso, lo so bene. Ma abbiamo scelto una meta che, almeno teoricamente, dovrebbe permettere a tutti e quattro di goderci il viaggio nel rispetto delle nostre abitudini e delle nostre attitudini. Cosa ricorderanno loro? cosa gli resterà impresso? Forse poco. Ma è solo l’inizio, una prova generale. Ci saranno nuovi viaggi e nuove avventure. E a ogni nuova avventura loro saranno più grandi e consapevoli e si arricchiranno di più. E io con loro. Il mondo è nostro!
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