il potere consolante dello shopping online
Luglio mi getta nello sconforto più nero. Perché vuol dire fine dell’anno scolastico e transumanza verso sud, dove il cielo è più terso e l’aria più asciutta ma dove mi ritrovo a tu per tu con quelle due mine vaganti dei miei figli da mattino a sera. Avete presente quelle domande idiote che ogni tanto uno fa a sé stesso nei momenti critici? cosa sceglieresti tra mare, aria buona e spaghetto alle vongole tutte le sere CON figli al seguito 24/7 e bastoncini findus, aria condizionata rotta e 40° a Milano SENZA figli? Inutile che vi dica qual è la mia risposta. La mia amica Silvia mi fa “beata te che vai in vacanza a luglio”. Io le rispondo che l’erba del vicino è sempre più verde e che, avendo sperimentato fino a poco tempo fa il mese di luglio in ufficio, so con certezza che ci si riposa decisamente di più al lavoro che in “vacanza” con due figli sotto i 4 anni, nonni fuggevoli e marito che arriva solo per il week-end. Pensavo che rispetto all’anno scorso quest’anno sarebbe stata una passeggiata, che i figli sarebbero stati più autonomi e maturi. Maturi! Figurarsi, nulla è cambiato rispetto allo scorso luglio:
capacità di auto-intrattenersi: nessuna
capacità di giocare insieme per più di 7 minuti senza litigare: nessuna
Io, inguaribile ottimista, confido nel luglio prossimo.
Quest’anno per giunta ho pure lasciato Milano prima dell’inizio dei saldi. E così, esiliata in un paese di 4000 anime e poco altro, con figli da intrattenere dalle 7.30 alle 21 e orari di pranzo e cena sfasati, ché al sud si pranza intorno alle 14 e si cena intorno alle 22, mi consolo facendo shopping online a tarda notte. Sul sito di COS ho comprato un pantalone verde pistacchio Su Amazon alcune guide della Provenza, così mentre i figli fanno la siesta io studio e mi annoto i posti imperdibili quando ad agosto la gireremo on the road in lungo e in largo.
sempre su Amazon una scatola enorme di chiodini Quercetti, perché hanno un potere di coinvolgimento sui bambini pari solo ai mattoncini Lego e perché mi consola vedere come certi giochi restino attuali nonostante l’avanzare della tecnologia
e un cappello da pescatore con i teschi per Bibo e un costume intero da diva per Olli su Boden.co.uk, il sito inglese low cost che mi ha fatto conoscere la mia amica Elisabetta.
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