Le mamme della scuola
Preparati! perché dalla scuola materna in poi i tuoi figli inizieranno a scegliere le loro amicizie e a volerle alimentare anche in orario extra-scolastico, e a te toccherà diventare amica delle mamme più improbabili e trascorrerci insieme pure il week-end.
Questo il presagio della mia amica Anto quando Olli si apprestava a entrare alla scuola dell’infanzia. Una minaccia che mi preoccupava non poco considerando che io non sono propriamente una che fa amicizia pure con i muri. Mi reputo un po’ orso, ho quella pigrizia mentale che mi porta a non fare mai il primo passo per entrare in confidenza con una persona. Ho bisogno di tempo per metabolizzare una nuova conoscenza. Parto dal presupposto che mi bastano le amiche che ho e che sono preziose per quel mix di ironia, disincanto, senso dell’umorismo, generosità d’animo e apertura mentale così difficile da trovare in giro. Il solo pensiero di un’amicizia coatta, imposta dal solo fatto che i rispettivi figli vanno a scuola insieme e si adorano, mi atterriva. L’idea di diventare amica – chessò – di una di quelle mamme precisette e ultra-apprensive che fanno mangiare ai figli solo verdura bio, che non li mandano alle feste di compleanno dei compagni per paura che i pargoli vengano infettati dai batteri altrui, non era per me un’opzione accettabile.
Il tempo è passato, Olli è ormai all’ultimo anno di scuola materna, Bibo al secondo e – che ci crediate o no – la profezia di Anto non si è per niente avverata. Le migliori amiche che mia figlia ha trovato a scuola hanno mamme che, casualmente, erano già mie amiche da prima e che hanno lo stesso mio approccio educativo: sono attente ma easy, rigorose ma flessibili, non mettono le figlie sopra a un piedistallo, sono dotate di buonsenso. Ci sono compagni di classe che Olli non nomina mai e che non ha addirittura mai nominato in quasi 3 anni: sarà un caso ma con le loro mamme mi è bastato scambiare qualche parola per capire che, nel modo di pensare, non potevano essere più lontane da come sono io. Con il mio secondogenito sta andando più o meno allo stesso modo: mi è capitato di fermarmi a parlare con le mamme dei sui amici preferiti e di pensare ‘questa donna mi piace, siamo sulla stessa lunghezza d’onda’.
Un caso? La mia amica Valentina sostiene che sì, è solo un caso, che sono stata semplicemente fortunata. Lei avalla, infatti, la tesi di Anto, ed è parecchio scocciata perché sua figlia si è legata molto a una bambina non proprio equilibrata, dotata di madre che lo è ancora meno, e che lei è ‘costretta’ a frequentare.
La questione resta aperta, dunque. Io per ora mi godo la compagnia delle mie adorate mammette cool della scuola e non guardo al domani. Per le elementari c’è tempo.
Voi? qual è la vostra esperienza?
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