#MyMomsAboutTown: Mercedes
Se ti capita di andare a trovare Mercedes in questo periodo alla Masseria Prosperi, dove vive con la sua famiglia, è facile che venga ad accoglierti con una mucchina di 4 mesi, che la segue ovunque come se fosse un animale domestico. Eventi dolorosi hanno portato Mercedes a lasciare Milano, casa sua da sempre, per trasferirsi in Puglia. All’inizio sembrava tutto temporaneo e incerto, poi piano piano arrivano gli spunti per rinascere e creare qualcosa di bello, di stabile. Con sua sorella e sua madre acquista una vecchia masseria che ristruttura minuziosamente e con grande creatività, rendendola quella che è ora, un luogo in cui vivere e accogliere anche viaggiatori che hanno voglia di soggiornare lì e sperimentare anche per poco una vita un po’ hippy, che segue i ritmi della natura circostante. Questa è un po’ l’essenza della Masseria Prosperi, un posto incantevole in mezzo alla campagna salentina, pieno di animali che convivono con gli uomini in spazi spesso comuni. Un luogo estremamente family-friendly, curato in ogni dettaglio ma easy, che ti fa venir voglia di mollare tutto e restarci per sempre. Non paga, qualche tempo dopo Mercedes si lancia in una nuova avventura e apre la Masseria Montelauro, che ha invece un approccio più formale e minimal rispetto a Masseria Prosperi.
Mercedes, 40 anni, proprietaria di Masseria Prosperi e Masseria Montelauro, e mamma di Emma, 9 anni e Nina, 6 anni
Dopo una vita trascorsa a Milano, una serie di circostanze ti portano a trasferirti nel Salento. Com’è stato l’impatto con una realtà così diversa? Ti sei ambientata subito?
Arrivare qui non è stato molto facile poiché, nonostante venissi qui ogni estate, trasferirsi a vivere in un posto è una cosa diversa. Avevo amicizie estive che, con impegno e dedizione, ho dovuto trasformare in amicizie quotidiane. Un cambiamento così importante comporta la ricerca di nuovi punti di riferimento.
Cosa facevi a Milano e come ti sei reinventata al sud? Mi racconti come hai conosciuto il tuo compagno e come sono nate le masserie?
A Milano studiavo e lavoricchiavo, arrivata ad Otranto mi sono resa conto che la mia necessità era trovare qualcosa da fare e, poiché a me piacevano i cavalli, pensai di andare a chiedere lavoro in un maneggio e così, presto iniziai a lavorare con quello che più avanti sarebbe diventato il mio compagno. Nello stesso periodo temporale, insieme a mia madre e mia sorella abbiamo comprato una masseria e l’abbiamo trasformata in un albergo di lusso. Erano le prime realtà del genere in Puglia e la prima nel basso Salento. Per rispondere alla tua domanda: è arrivato prima il lavoro e poi l’amore.
Com’è crescere dei figli in campagna, in mezzo agli animali? In cosa è più facile o più complesso rispetto alla città?
Un’infanzia vissuta qui non ha eguali e credo che questi ricordi accompagneranno le mie figlie in tutti i momenti difficili della loro vita e saranno un forte sostegno per loro. È difficile perché si confrontano con un mondo molto più chiuso rispetto alla città (ricordati che io vivo ad Otranto, in campagna, e non a Lecce), con pochi scambi culturali. Quello che mi rasserena è che avendo due alberghi, questo gli consente di avere il mondo che viene a trovarci e gli permette di incontrare gente con vite diverse. Gli permette di confrontarsi con la diversità e questo è un bello stimolo.
Ti manca mai la vita di città? Se sì, cosa in particolare?
No, in questa fase della mia vita non mi manca. L’unica cosa che avrei desiderato per le mie figlie sarebbe stata una scuola internazionale (che qui non posso avere). Mi manca viaggiare, cosa che non sto riuscendo a fare a causa dei molti impegni per l’apertura della nuova masseria. Ma verrà il tempo.
Cosa ti piace fare con le tue figlie?
Tutto, qualsiasi cosa fatta con loro è diversa, bella, faticosa ma bella. Mi piace accompagnarle a fare ciò che gli piace: i loro sport, le passeggiate con i cani, portarle in bicicletta, in spiaggia… mi piace vederle crescere. Mi piace persino fare i compiti con loro. Mi piace stargli accanto ed osservarle.
Cosa invece ti annoia un po’?
Purtroppo non sono una mamma che si butta a terra e gioca con loro con le bambole (a carte sì, ma con le bambole proprio no), mi annoia da morire. Me ne dispiaccio molto, mi colpevolizzo e prendo atto della mia imperfezione.
Coinvolgi le tue figlie nella gestione delle masserie? Se sì, in che modo?
Mi aiutano ad apparecchiare la tavola, a scegliere il portapane. Ma soprattutto mi aiutano nella gestione dei bambini degli ospiti che arrivano e questo è un grosso supporto per me ed uno stimolo per loro. Il lavoro ci impegna molto e loro sono abituate po’ ad autogestirsi. A loro piace stare in giro per le masserie perché hanno sempre qualcosa da fare: a Montelauro, ad esempio, lavorano con le ragazze delle camere o impastano i dolci con la pasticciera e quando tornano a casa hanno tante cose da organizzare con il loro papà che è molto bravo a coinvolgerle in mille attività: arano i campi insieme sul trattore, seminano, cucinano insieme a lui.
Riesci a ricavarti del tempo tutto per te? Cosa fai? Dove vai?
Poco perché non voglio togliere tempo alle mie bimbe per cui tutto quello che faccio cerco di organizzarlo in mattinata mentre loro vanno a scuola, tra un lavoro ad una Masseria e l’altra. Il tempo che prendo per me lo dedico ai miei animali ed ai miei cavalli. L’unica cosa che vale del tempo perso con le mie figlie sono le passeggiate con i miei cavalli e la gestione dei miei animali.
Un posto che ami particolarmente del Salento.
La mia casa!! Poi mi piace il mare, guardarlo mentre accompagno le bimbe a scuola; mi piacciono i campi di maggio in fiore, mi piace la litoranea che da Otranto arriva a Castro, mi piace passeggiare all’Orte (una campagna a sud di Otranto molto aspra, dura e inospitale ma assolutamente magica). Qui c’è tanto bello. La natura si esprime al meglio ed io amo osservarla.
Qual è il tuo mantra?
La mia famiglia e la natura sono il mio mantra. Il contatto con loro, osservarli e viverli, questo ristabilisce i miei equilibri. Molto facili da perdere nella follia del mondo moderno.
Intervista meravigliosa, come sempre!
Le masserie sono da sogno…
Forse faccio i bagagli e mi trasferisco lì 🙂