Le non-vacanze
Diciamoci la verità, le vacanze con due bambini sotto i 2 anni non possono chiamarsi vacanze. O meglio, per loro sono vacanze a pieno titolo ma non per i loro genitori, soprattutto per quelli come me ed Enne che con ORGOGLIO (o sarebbe meglio chiamarla stupidità?) si rifiutano di portarsi dietro l’appendice-babysitter. Viva la privacy e viva la famiglia! (sì, vabbè…)
L’estate scorsa, che avevamo solo Olli, fu un inferno nel vero senso della parola: la temperatura non scese mai sotto i 40° (che si fosse a Bari o ad Aosta).
Provateci voi a inventarvi delle attività per intrattenere un essere di 1 anno a quella temperatura, con il cervello che bolle e la pressione sotto i piedi (la tua, non quella dell’infante, ovviamente!).
Quest’anno, che alla primogenita si è aggiunto un secondogenito (e speriamo ultimogenito), sarà un inferno doppio, perché ho scoperto sulla mia pelle che 2 è il doppio di 1: doppie cacche, doppi capricci, doppie pappe, doppi vestiti da portare in valigia (non riciclabili perché la primogenita è una femmina e il secondogenito un maschio), doppie attività di intrattenimento, doppia possibilità di mandare a quel paese tuo marito nei momenti di stanchezza peggiori.
In spiaggia arriverò alle 8am e non alle 11am e starò per il 90% del tempo carponi a fare castelli di sabbia o sul bagnasciuga a evitare che i due affoghino.
Posso restare a Milano (con la babysitter full time) oppure posso affrontare la non-vacanza con grazia e dignità.
Per esempio comprandomi un bikini nuovo, che mi faccia sentire carina e non mi faccia omologare alle altre, suscitando magari pensieri del tipo “poverina quella, tutto il tempo dietro a due bambini così piccoli, che vitaccia!…. Bè, però il costume che ha addosso non è niente male, anzi è proprio chic!”.
Perseguendo tali obiettivi ho adocchiato un bikini di una linea nuovissima e non inflazionata, Los Trapitos al sol.
Bè, allora, tanto per restare in tema di ricercatezza e di non-omologazione potrei anche pensare di portarmi in valigia qualche pezzo di Au jour le jour, che per la PE13 ha fatto una collezione con delle stampe che metterebbero di buon umore anche una che sta per partire per una non-vacanza. Non voglio pensare che non saremo in grado di farci almeno una serata romantica in cui assoldare una babysitter locale e pensare anche solo per 2 ore a noi due e a come eravamo 3 anni fa: felici e leggeri a -2.
Ma sì, tutto sommato penso di potercela fare ad affrontare quest’estate la mia non-vacanza al mare!