Luglio non ti temo
Luglio, eccomi qui. Provocami pure, non ti temo. Sono scesa sull’Adriatico, poco sotto il polpaccio dello stivale, con due figli e un mese da inventarmi insieme a loro. Senza paracadute. Mi sono armata di secchielli e palette, e cappellini che starò attenta a non dimenticare a casa. E fiumi di crema solare protezione 50 da spalmare senza sosta tutti i giorni, più volte al giorno, come neanche il maestro giapponese di Karate Kid. E ti affronterò a testa alta, caro luglio, cercando di non sbroccare al primo litigio dei miei figli, al primo loro capriccio immotivato. Una volta eri per me il mese dell’ozio, dei figli dai nonni e delle giornate in azienda senza un granché da fare, a sfogliare Vogue Paris. Eri il mio alibi. Oggi sei il mese che temo, il più lungo, il più faticoso, la mia prova di resistenza fisica e psicologica. Sei il mese che mi mette a nudo come madre, perché non fai sconti, non offri scorciatoie né vocali da comprare come gli altri mesi dell’anno. Perché mi sfidi a sorridere quando vorrei solo buttare gli occhi al cielo con una smorfia di fastidio. Perché dai una scossa alle mie abitudini e ai miei microscopici punti fermi, perché non mi concedi distrazioni.
Ma sono qui, pronta ad affrontare castelli di sabbia e spettacoli dei burattini, diaboliche giostre ‘3 corse 5 euro’ (ma io ho 2 figli, diamine!) e bruchi-mela, letti ruvidi della sabbia rimasta appiccicata sulla schiena, libri portati in valigia da Milano e mai aperti, ‘mamma non voglio fare la doccia’ e ‘mamma, la sabbia scotta’, mamma, la crema la voglio solo sulle braccia’. E oddio è mezzogiorno, fa troppo caldo, torniamo a casa. E ‘mamma, non mi va di fare il pisolino’ e ‘o fai il pisolino o torniamo a Milano’.
Che fortuna, noi qui in città a lavorare e tu al mare coi bambini. No, la fortuna è un biglietto della lotteria tra le mani e un signore bendato che estrae proprio il numero che gli corrisponde. Portare i figli al mare a luglio è una scelta meditata e consapevole, esaltante o meno che sia, che nulla ha a che fare con la fortuna.
Ma fa bene ai figli e quindi ha un ottimo motivo per essere fatta.
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