(Dim Sum – Milano) Pausa di riflessione
Non c’è niente di meglio che inaugurare l’anno nuovo a cena fuori con la mia amica Elena, per ragguagliarsi sui gossip e raccontarci a che punto siamo con l’attuazione dei buoni propositi per il 2014 davanti a un piatto di ravioli di cernia al vapore come quelli di Dim Sum, il nuovo ristorante cinese molto newyorkese (scusate l’ossimoro, intendevo newyorchese per gli interni e l’atmosfera), specializzato proprio in Dim Sum, che ha aperto in zona Porta Venezia.
Ravioli di cernia al vapore |
Io avevo un unico grande proposito per il 2014.
Iniziare la dieta? no, mangiare è uno dei segreti della felicità e io non ci rinuncerò MAI.
Iscriversi in palestre? neanche: uccide la creatività e ti fa piombare nella noia.
Essere più buona e meno sarcastica? mmmhhh…in effetti l’ho premesso a Enne ma non so se riuscirò a mantenere la promessa: un pizzico di sarcasmo è il sale della vita (secondo me).
Il mio buon proposito avrà sicuramente gli stessi risultati benefici di 1 anno di palestra e di dieta stile Chenot: pelle luminosa, fisico tonico e approccio zen.
Dim sum
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Il mio buon proposito per il 2014 è…rullo di tamburi…..rallentare il ritmo e prendermi una pausa di riflessione dal lavoro.
Sì, tipo quella che prendi col fidanzato con cui stai assieme da un po’ e con cui, per un motivo o per l’altro, sei in una fase di stallo: ti irrita, ti annoia, sempre più spesso lo prenderesti a sberle ma non hai il coraggio di dirgli addio per sempre, perché forse lo ami…ma forse non più e allora: pausa di riflessione!
E’ tutto meno definitivo, meno doloroso e puoi prenderti del tempo da dedicare solo a te, non sei obbligata a chiamarlo tutti i giorni, puoi andartene in vacanza con le amiche senza drammi, puoi flirtare con qualcun altro a una festa senza sentirti in colpa.
Zuppa pechinese
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Quindi per un po’ niente agende, detox da Blackberry, niente corse contro il tempo per la perenne paura di arrivare in ritardo, niente tachicardia costante.
La scusa è che ho due figli di 1 e 2 anni che in questo momento hanno particolare bisogno di me. Farò in modo che questa scusa diventi per me un’opportunità: mi riprenderò la città che mi vede sempre distratta e di corsa e coltiverò la mia sopita creatività.
Voglio riprendere a suonare il piano e mi piacerebbe chiedere a qualche musicista in pensione della Casa di riposo per musicisti di Piazza Buonarroti di darmi delle lezioni, la mattina, dopo aver accompagnato i lillipuziani a scuola.
Farò finalmente quel corso di fotografia a cui penso da un anno, da quando cioè è nato Bibo, quando ancora mi illudevo che avere 2 figli fosse come averne uno solo.
Cucinerò! Sì, lo facevo anche prima, ma ora lo farò con….cognizione di causa, sapendo cosa metto in padella e soprattutto SENZA FRETTA.
E poi farò fuori la pila di libri che si è accumulata nei mesi, perché ogni settimana ne usciva uno nuovo che mi incuriosiva, che sapevo che non avrei mai letto nell’immediato ma che volevo possedere a tutti i costi e che finiva inevitabilmente in cima alla famosa pila. Comprerò anche l’ultimo di Valeria Parrella che è uscito adesso e che, visto il tema (infanzia che soffre), già so che mi farà piangere ed amareggiare di brutto ma quella benedetta ragazza ha una scrittura talmente potente che di lei leggerei anche la lista della spesa.
Ah, per la prossima fashion week a febbraio voglio anche andare a una sfilata, finalmente come spettatrice. Magari mi intrufolerò a quella di N°21, ché tanto ormai lo sapete che ho un debole per Alessandro Dell’Acqua (napoletano, gentile e pacato come mio marito Enne). Ma ci andrò vestita di tutto punto, indossando un outfit super studiato a tavolino e con l’aria finto-svagata tipica delle fashion-blogger che si appostano davanti alle sfilate per farsi immortalare dai fotografi di street style, cercherò di intercettare CASUALMENTE l’obiettivo dell’unico che mi interessa, Tommy Ton, perché nelle sue foto tutti sembrano bellissimi, chic e sofisticati. (Tommy, poi avrei qualche suggerimento per il fotoritocco: affusolare le gambe tipo Emmanuelle Alt e levigare la faccia tipo Cara Delevingne).
Insomma, come ha detto Alessandro Dell’Acqua a Vanity Fair la scorsa settimana parlando della sua ripartenza alla grande dopo un momento difficile: questo è il mio momento e non lascerò che me lo portino via.
Zuccotto di mango con cuore di cocco
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Amica mi hai fatto emozionare, non sei stata sarcastica, ma sincera e vera. So cosa sono le ripartenze….e ti dirò vedrai sono una benedizione. Hai fatto la cosa migliore. Ti abbraccio forte…..bella ragazza<br /><br />ps per inciso tu dieta non ne farai mai…la natura ti ha fatta MAGRISSIMA…
te l'ho già detto ma lo ridico: vorrei avere il tuo carattere.<br />bacini.<br />Elena (quella dei ravioli di cernia)