Pretty in Pink

C’è una mia abitudine che mia sorella trova molto imbarazzante, quando usciamo insieme: per strada io mi soffermo a osservare le persone.
E quando lei vede che sto indugiando nel fissare qualcuno per più di 10 secondo mi dà una gomitata, come a dire: ora però smettila!
Ma è più forte di me, adoro scrutare le persone dovunque io sia e individuare quelle che per qualche motivo hanno un fascino particolare e suscitano la mia curiosità. Mia sorella esagera, non lo faccio in maniera morbosa. Ma lo faccio.
E in base alle stagioni della mia vita vengo attratta da una certa tipologia di esseri umani invece di un’altra.
Quando ero incinta mi fermavo a fissare sognante le mamme coi neonati al seguito.
Oggi i neonati e le donne incinte non mi suscitano la minima curiosità (chissà come mai!) e mi ritrovo invece a osservare gli adolescenti: quelli che trovo sul tram o in certi negozi di cose per teen-ager tipo Brandy Melville o Subdued, dove ogni tanto vado a curiosare (perché in fondo un pezzo di me ha ancora 16 anni).
Mi intenerisco nell’ascoltare stralci delle loro conversazioni, nel sentirli parlare della versione di greco e della festa alla quale andranno sabato e dove incontreranno tizio e caio.
Scruto il loro look: da come si vestono mi piace intuire se hanno già una personalità ben definita oppure sono succubi della moda del momento e dei coetanei.
In loro proietto i miei figli fra 10 anni. Che persone saranno Olli e Bibo da adolescenti? Timidi, strafottenti, insicuri come questi ragazzi che incontro? E mia figlia sarà vanitosa e consapevole di sé come le ragazzine agghindate e profumate alla vaniglia che si atteggiano a donne, accovacciate sui motorini davanti a scuola? Un po’ glielo auguro. Io ero totalmente priva di risolutezza e di quel pizzico di sana vanità che aiutano ad affrontare le cose con più slancio, soprattutto quando sei giovane e fragile. A 17 anni volevo essere come la Andie di Pretty in pink, una tip a carina ma tosta di brutto, consapevole del suo valore, non troppo vulnerabile né condizionabile.

Mi fanno sorridere, gli adolescenti. Amo la loro goffaggine mitigata dalla spontaneità: fanno i disincantati ma tradiscono una freschezza e un’ingenuità che mi commuovono e quando li incrocio per strada, non posso fare a meno di guardarli. 
 
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Discussion about this post

  1. Mimma Zizzo ha detto:

    Era una dei miei film preferiti!!! Non so quante volte l'ho visto…..ahhh che mi hai ricordato!

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