Wait and see

Sapete come immagino Milano a luglio? come un immenso flipper in cui noi mamme prive di figli (mandati in vacanza dai nonni) rimbalziamo schizofreniche come palline di metallo, da un aperitivo a una cena a una palestra, a un giro di shopping (l’ultimo giro risaliva a dicembre 2012) a una seduta di pedicure a un massaggio (l’ultimo che avevamo fatto risaliva al 2001) a una fuga romantica.


In teoria è l’unico momento dell’anno in cui non abbiamo orari né impegni (al di fuori del lavoro) e possiamo prendere la giornata così come viene, senza una tabella di marcia che non dà scampo, alla Full Metal Jacket: asilo-lavoro-asilo-casa-spesa-asilo-lavoro-casa-spesa-pediatra-prendi il bambino-molla il bambino. In realtà è da febbraio che accumuliamo cose che ci riserviamo di fare quando saremo SOLE e, quando arriviamo a luglio, la lista è talmente lunga che ci viene l’ansia da prestazione, perché vogliamo fare TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO ELENCATO, perché sappiamo che non ci sarà un’altra occasione almeno fino a luglio 2014.
Non volevamo finalmente riposarci e dormire come non abbiamo mai dormito in un anno?!
Macché…la nostra agenda è più fitta di quella di un amministratore delegato e noi ci muoviamo per la città volteggiando fresche e leggere come neanche a ventotto anni (perché infatti ci sentiamo addosso esattamente ventotto anni!), passando da un appuntamento a un altro con una gioia di vivere che non ricordavamo.
E poi, ciliegina sulla torta, a luglio a Milano ci sono anche i saldi!
Ieri mi sono catapultata in centro dopo il lavoro con l’obiettivo di andare a spulciare in uno dei pochi negozi che secondo me vale la pena di visitare in città, attualmente: Wait and see.

Il bello di Wait and see è prima di tutto la disposizione del merchandise al suo interno, perché sembra una di quelle boutique chabby chic del Marais a Parigi dove se sai frugare bene (e puoi rimanere a frugare per ore) trovi, in mezzo a mille cianfrusaglie, il tuo tesoro.

I marchi che la proprietaria sceglie, dall’abbigliamento ai gioielli agli accessori, sono originali e ricercati senza essere costosi: un mix che a me fa salire la pressione e infatti ogni volta che entro da Wait and see è difficile che ne esca a mani vuote.

Anche ieri è stato così e dagli stand fitti di abitini, casacche e pantaloni ho tirato fuori un abito di seta fiorato e un cardigan in pizzo macramè che sembrano usciti dal baule di una donna di altri tempi molto chic, proprio come piace a me.

Incidente: vado par pagare e mi accorgo che mi manca il portafogli! Faccio mente locale e sinceramente non ho idea di dove posso averlo lasciato né se me l’abbiano rubato (vi avevo già parlato di quanto sono distratta?).
Dopo il primo momento di panico decido che qualsiasi cosa sia accaduta al mio portafogli non permetterò che mi tolga il buonumore. Oggi inaugurerò il portafogli di Louis Vuotton fake comprato a Hong Kong qualche anno fa e passerò a recuperare il vestito e il cardigan che le ragazze di Wait &see mi hanno tenuto da parte. Tiè!

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Discussion about this post

  1. Mimma Zizzo ha detto:

    amica già vedo le tue guanciotte rosse per l'adrenalina da acquisto….quanto mi manca lo shopping con te! ma dove si trova qs meraviglia???

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